PIZZOCHERI ALLA ZUCCA

pizzoccheri zucca

Sabato sera sono venuti dei nostri amici a cena, l’idea iniziale era quella di fare la paella, ma alla mia amica ho scoperto all’ultimo momento che la paella non piace, quindi mi sono inventata questa pasta, credo e spero sfiziosa, ci tenevo a proporre qualche cosa di gusto autunnale ed un po’ nuova.

Ingredienti

400 g di pasta tipo pizzoccheri

400 g di zucca

350 g di salsiccia

250 g formaggio tipo latteria

1 bicchiere di vino bianco

olio

sale

pepe

Preparazione

Pulire la zucca e tagliarla a dadini, togliere la salsiccia dal budello, e tagliare il formaggio a dadini.

In una padella larga mettere a cuocere la zucca con un filo d’olio, passati un paio di minuti aggiungere la salsiccia, quando la salsiccia è ben rosolata sfumare con il bicchiere di vino, salare e aggiungere il pepe, cuocere ancora per circa 10 minuti, intanto in una pentola di acqua bollente cuocere i pizzoccheri. A cottura ultimata scolare e saltare in padella con la zucca e la salsiccia per un paio di minuti, dopo aver aggiunto il formaggio, che a questo punto si dovrebbe sciogliere un po’.

Volendo si può spolverare con del grana grattugiato, ma questo va a gusti.

E buon appetito!!!!!!


ANGOLO PROPRIETÀ DEGLI ALIMENTI

Le proprietà della zucca sono diverse, a cominciare dalla polpa che contiene diversi principi attivi in particolare modo carotenoidi, ma anche mucillagini e sostanze pectiche.  Anche i semi hanno la loro importanza perché in essi è possibile trovare fitosteroli, olii grassi, melene e fitolecitina. Inoltre dai semi di zucca freschi pestati si estrae un olio scuro mentre, tostati e salati, vengono serviti come “stuzzichini” insieme all’aperitivo. Essi hanno anche una funzione medicamentosa, infatti sono molto indicati per combattere la tenia echinococco (verme solitario).  L’uso dei semi come vermifugo è da tempo conosciuto, generalmente ben tollerato e privo di controindicazioni. Ma non è solo questa la loro funzione positiva, infatti i semi della zucca sono anche in grado di alleviare le infiammazioni della pelle e di prevenire le disfunzioni delle vie urinarie. La polpa e il succo della zucca spesso vengono utilizzati come diuretici e gli specialisti consigliano di bere un bicchiere di succo la mattina a digiuno. Da essa inoltre si ricava un estratto che, mischiato al latte, è molto indicato per i disturbi gastrici e le patologie della prostata.

LIBRO – Lattosio l’intolleranza? la cuciniamo –

foto7

LATTOSIO L’INTOLLERANZA? LA CUCINIAMO

Autore: Tiziana Colombo

Editore: SILVANA EDITORIALE

Prezzo di copertina: 20,00 €

Totale pagine: 288

Questa volta ragazze pollice verso.
Ho acquistato questo libro su Amazon dopo essermi convinta ad eliminare il lattosio dalla mia alimentazione, ma è così radicato nel nostro modo di mangiare che avevo bisogno di un aiuto e di alcune linee guida.
Mi sono fatta attrarre  da questo libro anche perché di libri sull’argomento non ce ne sono molti.
Appena ho iniziato a sfogliarlo mi sono resa conto che non era adatto a me, la parte introduttiva che spiega l’intolleranza è anche interessante e l’ho letta con molto piacere. Quando si passa alle ricette però un flop totale. Sono tutte ricette create da famosi chef, infatti tutte adatte ad un ristorante e non ad una cucina di casa.
Penso che chi scopre di avere un qualsiasi tipo di intolleranza o di allergia abbia bisogno di un aiuto per le ricette di tutti i giorni e di linee guida per imparare a gestire la cosa, non di ricette bellissime da presentare e molto sofisticate, con in alcuni casi anche difficoltà nel reperire gli ingredienti.
Dulcis in fundo molto ricette non riportano nemmeno le dosi degli ingredienti, come dovremmo riproporle secondo loro? A occhio? No grazie, preferisco sapere come è quanto sto cucinando!!!!!
Lo comprerei? NO, sinceramente mi ha proprio deluso.
Ditemi voi se queste possono essere ricette fattibili ogni giorno:
Uova di quaglia su mousse di tonno, bottarga di tonno e tonno crudo con olio alla menta, Petto d’anatra croccante crema di senape al miele con aceto balsamico e tartufo nero.. e potrei andare avanti per quasi tutto l’indice.

Faccio fatica a pensare di cucinarle io, che ho fatto della cucina la mia passione, figuriamoci una persona che non ama cucinare e compra questo libro per avere un aiuto.
Spero che anche questa volta la recensione sia stata utile.. al prossimo libro!!!!

MELE QUADRATE – merenda sana e leggera –

mele quadrateb

Ragazze l’autunno è iniziato e si fa già sentire, quindi pensiamo ai nostri bimbi, una ricetta golosa per la merenda e anche sana, ma soprattutto super veloce, poi in questo periodo che abbiamo a disposizione le mele nuove perchè non approfittarne.

MELE QUADRATE

Ingredienti

1 kg di mele

50 g biscotti secchi

100 g pane secco

2 uova

80 g zucchero

2\3 cucchiai di mirto (facoltativo)

latte (io uso quello di soia)

zucchero a velo

Preparazione

cuocere le mele tagliate a dadini a vapore per 10 minuti, oppure saltare in padella per 10 minuti con un cucchiaio di zucchero di canna e mezzo limone spremuto.

Quando si sono raffreddate unire in una ciotola il pane, ammollato nel latte, i biscotti grattugiati finemente, lo zucchero, le uova, in modo da ottenere un composto denso e cremoso.

Foderare una teglia rettangolare con carta forno, versare il composto e livellarlo. Cuocere un ora circa a 190°.

una volta raffreddate tagliarle a rettangoli e cospargerle di zucchero a velo.

A casa nostra non faccio in tempo a sfornarla che la teglia è già a metà!!


Angolo proprietà degli alimenti

LE MELE

la mela è considerata un farmaco della natura, un rimedio per tantissimi problemi. Innanzitutto occorre dire che questo frutto contiene pochissime proteine e grassi sono quasi assenti. Inoltre è presente in essa la vitamina B1, che combatte inappetenza, stanchezza e nervosismo e la B2 che facilita la digestione, protegge le mucose della bocca e dell’intestino e rinforza capelli e unghie. Ma i pregi della mela non finiscono qui. Essa è ben tollerata dai diabetici perché ha pochi zuccheri, ma non solo: contiene circa il 2% di fibre tra cui la pectina, nota per i suoi numerosi benefici. Inoltre ha il potere di “tenere sotto controllo” la glicemia, regolando quindi l’assorbimento degli zuccheri. Generalmente viene mangiata cruda e in questo caso ha un’azione astringente ma, consumata cotta, è un naturale e ottimo rimedio contro la stipsi. Gli specialisti la consigliano alle persone anziane perché è facilmente digeribile e si può consumare a fine pasto proprio per queste caratteristiche. Alcune notizie riportano anche che, chi mangia mele, respira meglio e addirittura alcuni ritengono questi benefici, superiori al consumo di agrumi. Infine, se consumate regolarmente, le mele abbassano il colesterolo cosiddetto “cattivo” e aumentano quello buono anche in pochissimo tempo e sono considerate preziose nella prevenzione di ictus e tumori.

SUGO DI POMODORO al microonde – le ricette furbe –

IMG_1017b

Questa è una ricetta “salva vita”, in questi giorni io e Matteo stiamo facendo l’inserimento all’asilo, che fatica, comunque arriva a casa a mezzogiorno che non so se ha più sonno o più fame, quindi mi devo sbrigare a preparare da mangiare, l’altro giorno non c’era nulla di pronto, ovviamente essendo a casa in questi giorni sto cercando di fare tutti qui lavoretti che rimando da troppo tempo! e ho perso la cognizione del tempo, ops!!!! ma ho rimediato e la pancia siamo riusciti a riempirla anche oggi!!

Questa è una di quelle che io chiamo ricette furbe, perchè intanto che cuoce la pasta il sugo è pronto.

Ingredienti

una fettina di cipolla o scalogno

1 cucchiaio di olio EVO

205 g di polpa di pomodoro

3\4 foglie di basilico

sale

Preparazione

Prendere una pentola adatta al microonde, mettere l’olio e la cipolla e far soffriggere un minuto alla massima potenza del microonde, in fine versare nella padella il sugo di pomodoro, le foglie di basilico e salare, far cuocere alla massima potenza per 8 minuti e il sugo è pronto!!!

Certo non è una ricetta molto elaborata, ma vi assicuro che il risultato è lo stesso della cottura sul fornello, ma i tempi sono dimezzati, poi ogni tanto mi viene proprio voglia di un semplice sugo di pomodoro. Ovviamente la ricetta può essere modificata e arricchita a vostro piacere, magari con tonno, pancetta, peperoncino ecc.

spero che anche questa volta la ricetta vi piaccia.

EXPO 2015 Milano

expo

Sabato 12 settembre 2015

Per dovere di cronaca vi racconto la mia esperienza e le mie impressioni su expo, anche se ormai già in molti ne hanno parlato e tra poche settimane si chiuderà tutto e anche l’esperienza expo sarà un ricordo.

Per numerosi motivi che non sto qui ad elencarvi siamo riusciti ad andare soltanto sabato 12 settembre, tra parentesi la domenica al telegiornale hanno detto che è stato il giorno con più afflusso in assoluto, e ti pareva.

Anche parlando con gli addetti ai lavori tutti erano scioccati dalla quantità di gente che c’era quel giorno, nell’ordine abbiamo fatto due ore di coda per entrare, per visitare il padiglione italiano c’erano quattro ore di coda e per quello giapponese ce n’erano tre e mezza, purtroppo abbiamo dovuto desistere, in totale quel giorno si registra un afflusso di 245.000 persone.

Nel complesso l’allestimento mi è piaciuto molto, è impressionante vedere una città costruita dal nulla in così poco tempo. Io non voglio assolutamente fare polemiche e valutare i tempi, i soldi spesi, ecc, questo lo lascio fare ai giornalisti che in questi mesi di parole ne hanno già spese molte, forse troppe, alimentando polemiche che al nostro paese non fanno per niente bene, soprattutto nel periodo che stiamo vivendo.

Comunque continuiamo con le chiacchiere, appena sono entrata mi sono emozionata, per me non potevano scegliere argomento migliore, IL CIBO, subito si è invasi da una nuvola di profumi provenienti dalle cucine di tutto il mondo, è come avere il mondo a portata di mano.

ho assaggiato un po’ di qua e un po’ di la, mi sono concentrata soprattutto sui paesi asiatici, dove credo sia più difficile andare, ma nello stesso tempo sono molto attratta dalla loro cucina, i nomi non ve li saprei ripetere perchè sono impronunciabili, ma a parte il sushi che conosciamo tutti ho assaggiato una quantità di ravioli al vapore e fritti con i ripieni più disparati… altre cose che vedevo cucinare nella cucina dello zio Marrabbio, di kiss me Licia, chi ha la mia età se lo ricorderà sicuramente.

Purtroppo avrei voluto concentrarmi e assaggiare anche qualche cosa della cucina africana ma non mi è stato possibile.

Nel complesso penso che la giornata sia stata produttiva, nonostante le code, i prezzi, le polemiche varie, Matteo, con mio rammarico abbiamo deciso di lasciarlo a casa, ma con il senno di poi penso che sia stata la decisione più azzeccata della giornata.

E’ stato bello passare una giornata intera con mio marito a girovagare per i padiglioni.. abbiamo riso un sacco e ci siamo divertiti molto.

Visto che il pensiero del blog non mi abbandona mai, tornano a casa in treno, mentre mio marito sonnecchiava, è sempre in treno che mi vengono le idee migliori, mi si è accesa una lampadina, Visto che il tema di quest’anno è la cucina mondiale, ho deciso di riproporvi la cucina del mondo interpretata da me, ogni settimana cercherò di riproporre le ricette contenute in un mio libro di cucina che tratta appunto questo argomento, e poi pubblicarle sul blog… vediamo cosa viene fuori.. un po’ come ha fatto Julie nel film Julie & Julia.

Ovviamente potete anche richiedere ricette… vi aspetto numerosi.

UNA BLOGGER AL MESE – DolceAmaraDeliziosa –

PicMonkey Collagedad

Questo mese tocca ad Astrid, una ragazza molto giovane,ma con le idee chiare, il suo blog mi ha conquistato perchè è molto fresco ma ben costruito, andiamo a conoscerla meglio…

IMG_1630

CARTA D’IDENTITÀ

Nome blog: DolceAmaraDeliziosa

link: http://dolceamaradeliziosa.wordpress.com

Nome Blogger: Astrid

Età: 19

Professione: studentessa universitaria-lavoratrice (c/o Decathlon)

Segni particolari: timida, curiosa, sportiva, vegetariana, amante dei viaggi, della natura e dei tramonti al mare

INTERVISTA

  1. Se fossi un piatto, quale pietanza saresti?Sarei una fragrante pizza napoletana alta e morbida con mozzarella di bufala e pachino!
  2. Ci racconti com’è nata l’idea di aprire un blog di cucina? Fin da piccola sono sempre stata una buona forchetta tant’è che non rifiuto mai il bis; inoltre ho sempre avuto questo interesse per la buona cucina sana ma senza togliere nulla al gusto. L’idea del blog è nata grazie a mia madre, anche lei in possesso di un blog (lei divora i libri), che guardando tutte le mie foto e vedendo come ogni giorno mi interessassi sempre di più alle ricette mi aiutò ad aprirlo.
  3. Da chi hai ereditato questa passione? Da piccola mi piaceva molto “pasticciare” ed ero molto libera di impastare, preparare “pozioni” ecc. Penso di non aver ereditato questa passione da qualcuno in particolare, ma è una cosa che mi porto dentro da quando sono piccola, grazie alla mia curiosità, alla voglia di imparare, inventare e coccolare amici e parenti con le mie delizie!
  4. Cosa vuol dire essere foodblogger?È come avere una seconda casa e degli amici e colleghi virtuali con cui condividere i propri esperimenti, sia che siano successi oppure dei fallimenti. Un buon foodblogger, secondo me, deve avere voglia di mettersi in gioco, avere una curiosità a mille e la forza di non fermarsi mai al primo ostacolo!
  5. Chi è il tuo chef preferito? Ora come ora non ne ho uno in particolare. Diciamo che ce ne sono parecchi che mi affascinano, ma tra i tanti spicca Simone Salvini, chef fiorentino e vegetariano che lotta incessantemente per far valere i suoi principi e per trasmettere al mondo il suo pensiero. Quello che mi colpisce di più di Simone è quel suo spirito naturale ed ecologico di intendere la cucina che traspare nelle sue creazioni .
  1. Qual è il tuo ingrediente segreto?Il mio ingrediente segreto è una spezia che è entrata in cucina da non molto tempo: la curcuma. Da quando si trova nella mia credenza, ogni piatto – prima di essere portato in tavola – deve attendere quella spolveratina in più e poi … sì che è pronto!
  2. Qual è il tuo ingrediente preferito?Rispondere a questa domanda è una vera tortura! Amo molto la ricotta, ma devo dire che non potrei mai rinunciare alle patate: sono così utili, versatili e buone in cucina! Polpette, focacce, minestre e dolci con l’aggiunta di qualche patata acquistano un tocco in più!
  3. Qual è il tuo piatto preferito?La pizza napoletana senza dubbi: anche se sono di Roma, preferisco la pizza con il cornicione alto e morbido!
  4. Il tuo libro o film preferito che abbia come argomento la cucina? Il mio film preferito è il Favoloso mondo di Amelie. Non avrà come tema portante il cibo e la cucina ma la protagonista, una ragazza parigina che vive in un mondo tutto suo, svincolato dalla realtà, dove la gioia per le piccole sorprese della vita e il senso della giustizia la fanno da padrone. Si sorprende davanti ad un banco di frutta e verdura fresca, quando mangia le ciliegie ne rimane estasiata e cosa più importante quando le cose non le vanno per il verso giusto risolve tutto con la crème brulé.
  5. Da dove prendi l’ispirazione per le tue ricette? Internet è la mia fonte principale di ispirazione; basta digitare un ingrediente e ci si trova catapultati in un mondo parallelo dove il cibo regna sovrano, poi ovviamente ho molti ricettari che consulto assiduamente.
  6. Qual è la cosa che più ti affascina dell’arte culinaria? In cucina si mescolano e combinano gli ingredienti più diversi; osservare i loro cambiamenti fino al risultato finale mi fa sentire una sorta di piccolo chimico che a che fare con pozioni magiche. In fondo basta un pizzico di sale o altro in più (o in meno) per rovinare o migliorare le sorti di una ricetta!
  7. Cucinare per te è?… Passare una giornata ai fornelli, avere tempo da dedicare a me stessa per gli altri, cercare una ricetta e impegnarmi al massimo per la sua riuscita. Ma, soprattutto, per me cucinare è un gesto d’amore: quello che preparo cerco sempre di condividerlo con amici, familiari e ovviamente con tutti quelli che seguono il mio blog!
  8. Qual è la ricetta che fa più spesso? Cucino molto spesso la pasta perché mi piace giocare con i condimenti per non renderla mai banale. Però ho una passione anche per i muffin perché anche con loro mi posso sbizzarrire parecchio!
  9. Quale consiglio daresti ad un foodblogger in erba? Prima di tutto io stessa mi ritengo una foodblogger in erba, anzi in …erbissima! C’è sempre tanto da imparare! Però un po’ di strada rispetto a qualche anno fa posso dire di averla fatta e il primo consiglio che mi sento di dare è quello di non avvilirsi mai: se il pane esce dal forno non lievitato, se la pasta è scotta, se le lasagne sono bruciate, non buttatevi giù con pensieri negativi ma ricominciate da capo e riprovate. Mi ricordo benissimo le mie prime ricette dove tutto sembrava fuorché commestibile: è normale quando si è alle prime armi, ma da qualche parte bisogna pur cominciare. E vi confido che ancora adesso ci sono giorni in cui la ciambella esce senza buco! Ma, magari, con una decorazione creativa e golosa diventa un dolce originale. Per crescere in questo mondo, secondo me, l’importante è avere sete di conoscenza rimanendo sempre aggiornati sulle novità che girano intorno al “food”. Essere sinceri, leali, raccontare di sé, coltivare (e coltivarsi) senza secondi fini, se non quello del piacere di un bel dialogo con sé e gli altri.

TORTA SOFFICISSIMA PRUGNE E FARINA DI FARRO – senza lattosio – dairy free

blog7

Cosa c’è di più triste che rientrare dalle ferie e dover tornare al lavoro? non lo so!!!!!

Sicuramente lunedì mattina avremmo avuto bisogno di una coccola per cominciare la settimana, ma tornata nel pomeriggio dalle ferie non avevo molto in dispensa, quindi dovevo inventarmi qualcosa con quello che c’era, fortunatamente le uova c’erano.. quindi trovato tutti gli ingredienti, ho potuto sfruttare le prugne un po’ malconce che ho portato dal mare, il sapore era ottimo, ma l’aspetto poco invitante.

INGREDIENTI

350 G prugne (io ho usato la susina damaschina gialla questa qui)

3 cucchiai di zucchero semolato

4 uova

170 g zucchero di canna

240 g farina di farro

100 fecola di patate

90 g olio di semi di mais

100 g di latte di riso

1 bustina di lievito

PREPARAZIONE

Tagliare a spicchi le prugne e disporle direttamente nella teglia rivestita di carta forno cosparse di zucchero semolato.

Nel frattempo montare le uova con lo zucchero, una volta che sono belle spumose aggiungere le farine setacciate, l’olio e il latte. Quando è tutto ben amalgamato e nella superficie del composto compaiono delle bolle aggiungere il lievito.

Cuocere a 180° per circa 30 minuti, dipende dal forno.

Attenzione perché è particolarmente friabile

Questa torta crea dipendenza!!!!!

COUS COUS INSOLITO A MODO MIO

IMG-20150515-WA0002

Ultimo giorno di mare, nessuna voglia di cucinare e poco in dispensa, Il caldo continua e in effetti la voglia di mangiare piatti elaborati manca, quindi ho deciso di preparare un piatto freddo velocissimo e di grande effetto.

Scusate per la foto, ma quest’anno in vacanza la tecnologia mi ha abbandonato, la foto l’ho dovuta fare con il cellulare, in più la connessione ad internet è saltata e non sono più riuscita a ristabilirla.

IL COUS COUS INSOLITO

Ingredienti

200 g di cous cous precotto

300 g di filetto o trancio di salmone fresco

3 pomodori

2 cetrioli

1 gambo di sedano

olio

limone

sale

PREPARAZIONE

Cuocere in padella il filetto di salmone, una volta cotto, pulirlo dalle eventuali lische e pelle, e ridurlo a pezzetti, nel frattempo scaldare 100 ml di acqua, in una ciotola mettere l’acqua e il cous cous e lasciarlo a riposare fino al completo assorbimento dell’acqua. Quando l’acqua è stata assorbita tutta aggiungere un filo di olio e sgranare il cous cous.

Nella stessa ciotola aggiungere il salmone, i pomodori e cetrioli tagliati a dadini, il sedano, e condire con olio e limone.

Io consiglio prima di servirlo di lasciarlo in frigo circa mezz’ora, in modo che il cous cous assorba il sugo e il condimento e si raffreddi un pochino.

Io l’ho messo in un coppa pasta e gli ho dato la forma, ma ovviamente con è necessario.

Un piatto che profuma d’estate e che mi ricorderà queste vacanze un po’ insolite.